Non furono pochi gli estimatori del poeta e pittore iraniano Bizhan Bassiri quando si trasferì in Italia. Nella sua teoria del “pensiero magmatico” si ritrovarono molti artisti e musicisti, dal momento che le basi di questo pensiero si incontravano nelle aperture di senso che la composizione mutuava della predisposizione alla creazione artistica: nel manifesto di Bassiri si parlava di un flusso creativo che celebra il nostro rapporto speciale con l’universo, giacché egli sosteneva che “...l’esistenza dell’opera d’arte nel mondo è meteorite proveniente dal cosmo, non appartiene alla terra
Stefano Taglietti: il Concerto Triplo e una via per il sincretismo